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Quanto conosci la lana? – Caratteristiche e utilizzi della lana

Come da titolo ti poniamo questa domanda: quanto conosci la lana? In questo articolo imparerai a conoscere tutte le proprietà e i segreti di questo materiale tessile antichissimo e ancora molto popolare. Parleremo di:

Animali da lana e altre informazioni base

Partiamo dall’ovvio. Se dico “lana” penserai subito ad un animale: la pecora! Tuttavia la lana è ricavata dal vello di svariati camelidi e roditori, oltre che ovini. Ecco qui l’elenco degli animali da cui viene estratta la lana:

  • pecora merino (una delle lane più comuni sul mercato);
  • montone;
  • capra d’angora (da cui si ottiene la lana mohair);
  • capra tibetana del Cachemire;
  • altri ovini indigeni (pecore Argentine, Norvegesi, Shetland,…);
  • coniglio d’angora;
  • alpaca;
  • vigogna (un tipo di lama peruviano);
  • cammello;
  • dromedario;
  • yak;
  • antilopi.

La tosatura degli animali avviene con cadenza annuale, solitamente verso la primavera (occasionalmente anche in autunno). Dopo la tosatura, la lana dell’animale ricresce naturalmente.
La lana quindi è una
fibra tessile animale, naturale al 100%, biodegradabile (lasciata sul terreno si decompone dopo alcuni anni) e rinnovabile.

lana di cammello
lana di pecora
lana di alpaca

La lana è un materiale sostenibile?

Come si può intuire, non ci sono dubbi sulla sostenibilità ambientale della lana.
Esistono tuttavia dei dubbi etici riguardanti il suo utilizzo: non tutta la lana è cruelty-free.
Nel corso degli anni sono emersi numerosi report che testimoniano come molte aziende produttrici di lana sottopongano gli animali a torture durante la tosatura. La tosatura di per sé è un processo indolore, ma per risparmiare tempo molti operatori utilizzano erroneamente (o con particolare forza) le cesoie arrivando a mutilare gli animali. Perché? Più lana viene tosata nella giornata lavorativa, più alto sarà il guadagno: i tosatori non sono pagati a ore, ma a peso di lana tagliata.
Con la crescente preoccupazione della sostenibilità e dell’eticità dei processi produttivi aziendali, negli ultimi anni si è visto un proliferare di certificazioni che attestano l’eticità degli allevamenti di animali da lana. Tra le certificazioni più conosciute troviamo il Responsible Wool Standard (RWS) promosso da Textile Exchange (lo stesso ente che promuove le certificazioni Global Recycled Standard e Recycled Claim Standard di cui abbiamo parlato nel nostro articolo “Abbigliamento da lavoro con tessuti riciclati: scopri gli standard internazionali”).

Per concludere il nostro discorso sulla tosatura, nel prossimo paragrafo facciamo una piccola precisazione.

tosatura lana

Differenze tra lana vergine, da concia e rigenerata

La lana ottenuta dalla tosatura dell’animale vivo è chiamata lana vergine.
La lana di concia, invece, viene recuperata dagli animali macellati per scopi alimentari.
La lana rigenerata proviene da processi di riciclo dei capi in lana.

Le proprietà della lana

La lana presenta allo stato naturale tonalità diverse di avorio, bianco, nero e marrone.
Possiede poi moltissime proprietà tecniche che la rendono un materiale formidabile per l’abbigliamento.
Mentre il cotone brucia ad una temperatura di 255°C, la lana può arrivare a 650-700°C prima di infiammarsi, caratteristica che la rende un materiale quasi ignifugo. Inoltre la lana non fonde come fanno i tessuti sintetici: il poliestere fonde a 252-292°C; il nylon fonde a 160-260°C.
Ancora, la lana conferisce una buona protezione ai raggi UV.
È morbida ed allo stesso tempo elastica e resistente: è molto difficile che su un capo di lana si formino pieghe.
È antiodore, con una forte resistenza a muffe, batteri e macchie: per questo motivo non serve lavare i capi in lana dopo ogni utilizzo.
È igroscopica, traspirante e con una buona resistenza termica: infatti, contrariamente a quanto comunemente si crede, la lana è così versatile da poter essere utilizzata anche per capi sportivi e per abbigliamento estivo.
Tra i capi realizzati in lana, a fianco dei consueti maglioni, guanti, cappelli e sciarpe, troviamo anche t-shirt, completi, camicie, pantaloni, abbigliamento sportivo, scarpe, oggetti per la casa. Una notizia che proprio non ti aspetteresti: la lana è utilizzata anche in edilizia! È infatti una valida alternativa agli isolanti sintetici
.

Struttura della lana

La fibra di questo tessuto presenta lunghezze comprese tra i 40 e i 350 mm e una struttura composta da strati che dall’interno all’esterno comprendono cuticola, elasticum, cortex (divisibile in paracortex e ortocortex). Questa struttura stratificata conferisce al filato sia una buona resistenza termica che una lucentezza distintiva.

Classificazione della lana

La lana può essere classificata secondo 4 diversi criteri:

  • razza dell’animale da tosatura;
  • provenienza geografica dell’animale da tosatura;
  • diametro della fibra;
  • lunghezza del vello.

Mentre i primi due metodi non hanno bisogno di spiegazioni, diamo qualche delucidazione sul terzo ed il quarto metodo (entrambi molto merceologici).

Come già accennato nel nostro articolo Perché la lana pizzica? Esiste una soluzione?, una caratteristica importante dei filati di lana è il diametro espresso in micron (µm).
Più la fibra è sottile, più è considerata “bella”.
Storicamente, la scala che si basa sul diametro, proviene dalla classificazione della lana merino, ma ormai è prassi utilizzarla anche per altri tipi di lana:

  • da 34/36 µm a 29 µm: ordinaria;
  • da 29 µm a 22,5 µm: comune;
  • da 22,5 µm a 20,5 µm: fine;
  • da 20,5 µm a 19 µm: extrafine;
  • da 19 µm a 17 µm: superfine;
  • da 17 µm a 15 µm: ultrafine.

La classificazione del marchio Woolmark (che a sua volta si basa sulla scala di Bradford) può ritenersi una sottocategoria della classificazione per diametro, in quanto ad ogni diametro corrisponde la nomenclatura “super” (per indicare che la lana è vergine) con valore numerico compreso tra 80’s e 210’s:

  • super 80’s (19,75µm)
  • super 120’s (17,75µm)
  • super 170’s (15,25µm)
  • super 210’s (13,25µm)

La classificazione dei velli invece si limita a due categorie: velli (lunghezza del pelo dai 68 ai 74 mm) e supervelli (oltre 75 mm).

proprieta della lana

La lana più conosciuta: la lana merino

Tra tutti i tipi di lana, forse la più conosciuta e utilizzata è la lana merino.
Molto versatile, è ampiamente utilizzata anche nella
moda di lusso, per articoli sportivi altamente performanti, accessori per la casa e addirittura per scarpe da running.
È il tipo di lana più
delicata a contatto con la pelle.

Un particolare tipo di lana merino: la lana tecnica

La lana tecnica è una linea di tessuti in lana Merino di alta qualità, ottenuti con metodi innovativi. Questi tessuti sono leggeri, estremamente resistenti e hanno un’eccezionale elasticità e comfort. La delicatezza e morbidezza della lana tecnica, combinata con la semplicità di lavaggio e cura, rende i capi perfetti per l’uso sportivo, mantenendo al contempo tutti i benefici naturali della lana.

Concludiamo con… qualche suggerimento!

Se le informazioni sulla lana lette fino a questo momento non sono abbastanza, ne abbiamo altre in serbo per te.

Ad esempio: hai un bellissimo maglione di lana che non riesci ad indossare perché pruriginoso a contatto con la pelle? Potresti voler leggere il nostro articolo sui motivi per cui la lana pizzica. Nell’articolo suggeriamo anche una soluzione casereccia testata da noi.

Buon proseguimento di lettura!

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