Quanto conosci gli accessori che indossi con la divisa?
Conoscere le caratteristiche degli accessori è importante per scegliere quello che meglio rappresenta il tuo stile e la tua identità. In questo articolo vogliamo accompagnarti alla scoperta della storia e di alcune curiosità sugli accessori più diffusi e utilizzati: la cravatta, il papillon, i gemelli da polso, il foulard, la pochette e la spilla.
Cravatta
L’antenata della cravatta di oggi era una striscia di stoffa indossata dai legionari romani per proteggere le vie respiratorie durante le marce. È stata portata in Europa dai croati intorno al ‘600 mentre il Re Sole ne ha sancito il successo istituendo addirittura una professione, quella del cravattaio che si occupava di annodare la cravatta del re. Sempre a questo periodo appartiene la prima donna a indossare la cravatta, un’aristocratica francese di nome Madame de La Vallière.
Durante la rivoluzione industriale sempre più persone volevano indossare una cravatta che fosse confortevole, abbastanza lunga, sottile e facile da annodare. Nel 1922 l’imprenditore americano Jesse Langsdorf trovò il giusto metodo per creare la cravatta, ovvero tagliare tre pezzi di tessuto ad un angolo di 45 gradi e poi cucirli insieme. Questo è il tipo di cravatta che milioni di persone indossano ancora oggi.
In seguito in Inghilterra e nei paesi del Commonwealth la cravatta veniva usata per identificare il rango dei soldati, gli universitari, gli scolari o l’appartenenza a un’organizzazione, da cui lo stile regimental.
Oggi è il simbolo per eccellenza dell’eleganza, risulta quindi un accessorio must have quando parliamo di divisa da lavoro da uomo, la giusta scelta per comunicare precisione e eleganza, ma occupa un piccolo spazio tutto suo nel guardaroba femminile sotto forma di cravattino.
Papillon
Anche il papillon prende origine dai mercenari croati che usavano una sciarpa chiusa a fiocco per legare il colletto della camicia. È stato adottato fin da subito dagli aristocratici francesi trasformandolo in un accessorio di moda irrinunciabile. Dall’800 in poi si rafforzò l’idea che il papillon veniva indossato da determinate categorie di persone come gli architetti, gli artisti, i professori e i politici. In Italia il papillon è stato un simbolo attribuito ai futuristi, agli anarchici e ai rivoluzionari.
Oggi il papillon è considerato l’alternativa alla cravatta e viene associato principalmente a cerimonie o contesti formali importanti. Viene infatti utilizzato soprattutto con lo smoking e il frac. Un accessorio di gran carattere, indispensabile per determinati contesti che evidenzia eleganza, stile e raffinatezza esclusiva.
Foulard
Il foulard pare fosse usato già nell’antica Cina, il suo nome deriva dal francese foular ovvero “follare”, termine tecnico che indica il processo di lavorazione del tessuto che lo rende molto resistente. Nel corso della storia è stato utilizzato per diversi scopi, indossato sul capo per proteggersi dal sole, al collo dai soldati per identificare il rango, e più recentemente dalle donne come accessorio di moda.
Il foulard è entrato in passerella con Hermés, che a partire dagli anni ‘30 del ‘900 lo porta nel mondo sartoriale. Dopo di lui molti altri stilisti si sono cimentati nella creazione di questi accessori che si prestavano molto bene all’incontro tra moda e arte. I foulard infatti attraverso la combinazione di tessuti, colori e fantasie diversi diventavano delle vere e proprie opere d’arte.
Il foulard moderno è diventato simbolo di eleganza femminile, perfetto per completare il tuo outfit o la divisa da lavoro. Gli fa da contraltare l’ascott maschile, accessorio raffinatissimo e poco conosciuto.
Pochette o fazzoletto da taschino
La pochette deriva dal francese poche “tasca” e come tanti altri accessori anche questo è diventato particolarmente famoso tra il ‘600 e il 700’ alla corte del Re Sole. I nobili indossavano la pochette come accessorio ornamentale e l’utilizzo sempre più frequente lo resero un vero e proprio oggetto di stile. La nascita del fazzoletto da taschino come lo conosciamo oggi avviene nel XIX secolo, contemporaneamente al successo dell’abito a due pezzi. La pochette inizia ad essere portata nel taschino della giacca, da qui il nome di fazzoletto da taschino. Ancora oggi è considerato un elemento decorativo che viene indossato quando si vuole avere uno stile elegante e ricercato con una particolare attenzione ai dettagli, abbinato alla cravatta o alla camicia.
Gemelli da polso
I gemelli da polso sono apparsi per la prima volta nel ‘600, ma si sono diffusi solo nel corso dell’800, periodo in cui vengono utilizzati come un vero e proprio gioiello. Da questo momento in poi iniziano ad essere associati a un valore simbolico ed identificativo: vengono decorati con le iniziali di famiglia, nomi e cognomi, stemmi nobiliari e nomi di marito e moglie. Nel ‘900 i gemelli da polso hanno un’ulteriore diffusione, iniziano a comparire versioni meno preziose e più accessibili.
I gemelli da polso si usano con le camicie con polsini alla francese e vengono indossati di norma per eventi importanti come cerimonie, feste di gala, party, ma non si esclude certamente la possibilità di indossarli a chi vuole osare con un tocco di raffinatezza in più.
Spilla
La spilla è un accessorio la cui origine risale all’Età del Bronzo dove veniva utilizzata per tenere insieme i mantelli. Tra l’800 e il ‘900 era usata dalle signore per impreziosire i propri abiti. Ed è proprio in questo periodo che la spilla diventa un gioiello di altissimo valore in quanto viene realizzata con metalli preziosi, diamanti e perle. Nel corso dei secoli, infatti, la spilla ha assunto sempre più un simbolo dello status di ricchezza. Negli anni ‘80 quando diventa popolare la spilla di metallo, spesso di forma circolare, usata dai ragazzi per dimostrare l’appartenenza a un gruppo o per lanciare messaggi ironici e divertenti.
Oggi viene utilizzata come gli altri accessori per diversificare, arricchire e personalizzare il proprio look.
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